La nostra storia

La ditta Magris - prestigioso negozio di televisori, apparecchiature elettroniche e digitali con sede in Piazza Italia - è tra le prime attività commerciali nate a Maniago.
Fu fondata negli anni venti da Pietro Galliano Magris in Via Umberto I°(attuale Varesina) come rivendita di materiale elettrico e lampadari, a completamento della sua attività di installatore di impianti per l’illuminazione delle case che gli emigranti – tornati in patria dopo aver fatto fortuna – facevano costruire o ammodernare

La buona disponibilità di denaro del comprensorio maniaghese e il diffondersi della radio, indussero l’ingegnoso Galliano a trasferire, nel 1931, il negozio in piazza Italia, nello stesso luogo ove sta ora seppure più piccolo e vetusto, per proporre anche la vendita delle apparecchiature radiofoniche.

Negli anni cinquanta la Rai attiva la televisione e Magris è il primo a tentarne la ricezione dal lontano monte Penice: installa un'impressionante altissima antenna, ma inutilmente. Dovrà attendere l’attivazione del trasmettitore di Monte Venda per poter ricevere i programmi e dare inizio alla vendita dei televisori. Nel 1962 apre una moderna succursale in via Umberto I° (attuale farmacia Fioretti) per esporre adeguatamente i prodotti un po’ sacrificati nel negozio di Piazza Italia.

La tenacia di Pietro Galliano è tale che nel 1973 ottiene il permesso dai Conti d’Attimis Maniago di ampliare e ammodernare il negozio del cinquecentesco palazzo nobiliare gelosamente “custodito” dal leone di San Marco, stupendo affresco dell’Amalteo.

Il negozio si trasforma in un originale contenitore-espositore di gran classe e di indiscutibile gusto: un vasto assortimento di dischi sempre aggiornato, di televisori, e di apparecchiature digitali attuali e sofisticate. Ogni innovazione tecnologica viene costantemente presentata – garantendo inappuntabile assistenza – nella cornice austera e insieme leggiadra , del palazzo rinascimentale che è l’esteriorizzazione della professionalità, serietà e cortesia rivolte alla clientela con meticolosa attenzione dal prosecutore Fabrizio Magris e dai suoi collaboratori.